martedì 29 dicembre 2020

Step #28 - La sintesi finale

 Eccoci giunti al termine di questo lungo viaggio, che mi ha insegnato ad andare oltre ciò che può apparire in superficie: osservare e scovare i significati nascosti delle cose che ci circondano sono lo step zero per la conoscenza e l'apprendimento reale, fondamentali in ogni ambito della vita.

In particolare, durante questo percorso, sono andata alla scoperta della pinza amperometrica, strumento di misura dell'intensità di corrente elettrica, da cui deriva l'attributo amperometrico essendo l'Ampere l'unità di misura della corrente. Il nome pinza è dovuto alla presenza di un nucleo apribile a pinza, attraverso cui è possibile stringere il conduttore nella linea con il dispositivo, senza collegarlo direttamente, e leggere su di esso l'intensità di corrente circolante. La sua invenzione, in versione analogica, si fa risalire al 1934; oggi, si utilizzano principalmente pinze amperometriche digitali.

Il simbolo dello strumento trova applicazione reale nelle diverse varianti di modelli del dispositivo, come quelle riportate in delle immagini del blog: sono pinze amperometriche risalenti agli anni '60 e '70, prodotte da noti costruttori di strumenti di misura; di uno, la I.C.E. (Industria Costruzioni Elettromeccaniche) ho fornito anche il logo. Dello stesso periodo, sono dei cataloghi pubblicitari in cui sono presenti modelli differenti dello strumento.
Tutti i costruttori, compresi quelli di pinze amperometriche, che vogliono utilizzare, in modo esclusivo, una propria invenzione devono essere in possesso di un documento, il brevetto, che gli riconosce tale diritto; inoltre, ogni dispositivo deve essere conforme a delle normative, definite dai comitati dello specifico ambito.

La pinza amperometrica trova collocazione nell'elettrotecnica, disciplina tecnica che si occupa delle applicazioni pratiche dell'elettricità, tra cui le misurazioni elettriche, e, più in dettaglio, essa appartiene alla famiglia degli amperometri, come è evidente dalla sua tassonomia, tanto che è chiamata anche amperometro a tenaglia. In tale ambito, sono presenti anche diversi francobolli e un avvincente mito.
Importanti anche i numeri correlati al dispositivo. 

Tramite una vista esplosa dello strumento, in versione digitale, è possibile notare le sue diverse componenti: il nucleo apribile, il trasformatore, una bobina, il microcontrollore, un dispositivo di misurazione e la batteria di alimentazione. Le stesse componenti possono essere specificate con la trattazione dei materiali adoperati per la loro produzione e con un approfondimento sulla chimica riguardante gli stessi.

Per una conoscenza più accurata della cosa, è stato fondamentale apprendere il principio fisico che ne permette il funzionamento; abbiamo, inoltre, scoperto, grazie ad un manuale d'uso, che un corretto posizionamento della pinza amperometrica può influire sulla precisione della misura. Tale Precisione è chiaramente legata anche alla Qualità dell'amperometro a tenaglia, come riportato alle lettere P e Q dell'abbecedario del dispositivo. 
Per riassumere i vari concetti legati all'amperometro a tenaglia, è stato utile realizzare una mappa concettuale, in cui ciascun termine influenza e può essere influenzato da altri termini diversi: tutto è collegato!

Nel tempo, la frequenza con cui le parole vengono adoperate cambia e cambia anche in base alla lingua utilizzata: questa evoluzione delle parole vale anche per lo strumento in questione, in differenti ambiti della conoscenza, dai libri al cinema e ai fumetti.
Proprio nel 2020, è stata introdotta sul mercato una nuova variante della pinza amperometrica.


Ciò che, più di tutto, porterò con me da questo percorso alla scoperta delle cose e dalla stesura del mio blog è l'importanza di ricercare senza arrendersi e la voglia di ampliare continuamente i propri orizzonti.
La volontà di scoprire di più e di non fermarsi a ciò che già si conosce sono i motori fondamentali dell'evoluzione e del progresso.


   
Considerate la vostra semenza:
fatti non foste a viver come bruti,
ma per seguir virtute e canoscenza

Dante Alighieri, Inferno XXVI


domenica 27 dicembre 2020

EXTRA - Curiosità

Nel 2020, Conrad Electronic ha introdotto sul mercato la prima pinza amperometrica dotata di ganasce ultra-sottili, la Voltcraft VC-337. Questo strumento di misura innovativo permette di accedere ai singoli fili che si trovano tra la canalina cavi e i contattori molto più facilmente rispetto a quanto è possibile con le pinze amperometriche convenzionali.

Come spiega  Harald Lehner di Voltcraft a Conrad Electroni, il tester VC-337 è adatto per cavi con una sezione trasversale fino a 6 mm2 e offre un ottimo compromesso tra le dimensioni della bocca della pinza e la classe di sicurezza con un adeguato isolamento.



Per leggere l'articolo completo, fai click su ELETTRICOPLUS - Voltcraft VC-377.

domenica 20 dicembre 2020

Step #27 - La mappa concettuale

Con la seguente mappa concettuale, si vogliono riassumere e collegare fra loro dei concetti chiave riguardanti la pinza amperometrica.






Step #26 - La chimica e gli strumenti scientifici

I diversi componenti di una pinza amperometrica, descritti nello step 8, possono essere specificati nell'ambito della chimica:
  • anello apribile: nei modelli più recenti, questo è composto da ferrite, un insieme di materiali costituiti principalmente da materiali ceramici e ossido del Ferro(III) (Fe2O3), più raramente da magnetite (Fe3O4) ed altri ossidi metallici.
  • trasformatore: è realizzato con acciaio al Silicio, un acciaio dolce a basso tenore di carbonio, con circa l'1% di silicio (Si): molto duro, ha una notevole resistenza alla fatica e un limite di snervamento molto elevato. È difficilmente saldabile e molto poco malleabile; è difficile anche da zincare o da cromare. Inoltre, l'aggiunta di silicio aumenta moltissimo la resistenza elettrica e la permeabilità magnetica del materiale.
  • bobina: essa ha un rivestimento isolante, ovvero costituito da materiale privo di cariche libere, che possiede una banda energetica proibita molto ampia ed il campo elettrico esterno non fornisce sufficiente energia per consentire agli elettroni di raggiungere la banda di conduzione. Pertanto, essa rimane vuota e la conduzione risulta impossibile. Gli isolanti sono sostanze di vario tipo, la cui conducibilità elettrica è in generale estremamente bassa, al punto che in alcuni casi si può supporre praticamente nulla. 
  • microcontrollore: costituito da materiale semiconduttore, ovvero una sostanza solida con conducibilità elettrica intermedia tra metallo e isolante; pertanto, conduce elettricità peggio un metallo, ma meglio di un isolante. Sono semiconduttori Silicio e Germanio.

giovedì 3 dicembre 2020

Step #25 - Cose personali



PASSATO
Questo trofeo mi ricorda le gare di karate a cui ho partecipato: ho praticato questa disciplina per otto anni e, lungo la strada, ho incontrato persone a cui mi sono legata particolarmente e da cui ho imparato molto.🏅


PRESENTE
Quest'agenda mi aiuta nel quotidiano a organizzare le mie giornate di studio e ad annotare eventuali appuntamenti. 📕


FUTURO
    Questo giocattolo, rappresentate un camper vintage della Volkswagen, mi fa immaginare dei viaggi futuri e delle avventure che potrei vivere in tanti posti nel mondo. 🛺