Gli amperometri a tenaglia possono misurare correnti alternate o continue, a seconda della loro modalità di funzionamento.
La misura della corrente alternata.
Il principio utilizzato per la misura di una corrente alternata è quello del trasformatore. Un trasformatore è composto da due avvolgimenti distinti, B1 il primario e B2 il secondario, avvolti attorno ad un ferro.
Quando circola una corrente I1 sul primario B1, si crea una corrente indotta I2 sul secondario B2.
La qualità della corrente indotta dipende, inoltre, dalla qualità del ferro dove circola il flusso elettromagnetico.
Matematicamente, la relazione rappresentante questo principio si scrive: I1*N1 = I2*N2.
Nella pratica, l’avvolgimento primario N1 è costituito dal cavo del quale vogliamo conoscere la corrente circolante.
Questo avvolgimento è quindi costituito da un’unica spira, N1=1 (fig.2). la relazione matematica diventa: I1 = I2*N2 o ancora I1 = 1/N2*I1.
Note: si definisce rapporto di trasformazione il rapporto ottenuto dalla corrente misurata ed il segnale ottenuto in uscita dalla pinza. In questo caso dove N2=1000, avremo la relazione matematica I1/I2=N2/1=1000/1. Si parlerà dunque di una pinza avente un rapporto di trasformazione di 1000/1.
La misura della corrente continua.
Il principio utilizzato per la misura della corrente continua è quello dell’effetto Hall. Una corrente circolante in un conduttore crea un campo magnetico B. Se il campo B attraversa perpendicolarmente una cellula ad effetto Hall, viene creata una tensione proporzionale sulle superfici laterali.
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