Ho sognato la cioccolata per anni è un'autobiografia di Trudi Birger, ragazza ebrea a soli sedici anni viene deportata con la madre nel campo di concentramento di Stutthof.
Trudi testimonia le atrocità e le sofferenze dell'Olocausto, ma anche il coraggio e la speranza che le hanno dato la forza di sopravvivere e di non smettere di sognare la libertà.
La cosa che, maggiormente, rappresenta questo libro è la cioccolata, proprio come si evince dal titolo: Trudi ha sognato la cioccolata per anni, in quanto nella sua vita prima della guerra, spesso frequentava dei circoli con la propria famiglia e la cioccolata era proprio il suo dolce preferito.
Quel ricordo le fa pensare con nostalgia al passato e ai momenti felici trascorsi con i suoi più cari affetti, lontani dalle discriminazioni e dall'odio che era nato nei confronti della comunità ebrea e di altre minoranze.
Ed è proprio questo ricordo che le dà la forza e la speranza di poter tornare alla normalità e alla spensieratezza che ogni ragazzo dovrebbe poter vivere, poiché la guerra l'ha portata in una realtà completamente diversa, fatta di divise naziste e innumerevoli vittime innocenti.
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